“Date parole al vostro dolore: il dolore che non parla sussurra al cuore troppo gonfio e lo invita a spezzarsi” (Skakespeare, Macbeth, atto IV scena III)
LA CURA DEL TRAUMA: EYE MOVEMENT DESENSITIZATION AND REPROCESSING (EMDR)
“La parola trauma deriva dal greco e significa “ferita”, “lacerazione”, “danno” o shock. La parola fu usata per la prima volta per spiegare l’impatto degli eventi stressanti da un neurologo tedesco, che introdusse il termine trauma psichico (Eulenburg, 197; Van der Hart et al., 1990). La conoscenza del trauma, degli effetti sul funzionamento di una persona e dei disturbi ad esso correlati consente di comprendere l’importanza di una relazione di sicurezza per i nostri pazienti. Le esperienze traumatiche possono essere riattivate al minimo stimolo riconosciuto come pericoloso e possono mobilitare i circuiti cerebrali disturbati con un’abnorme produzione di ormoni dello stress. Tutto ciò determina per l’individuo un ritrovarsi soverchiato e sopraffatto da emozioni sgradevoli, intense sensazioni fisiche e comportamenti impulsivi” (EMDR e Disturbi Sessuali di Isola E. e Maccarrone B.; capitolo 4 pag.77, Astrolabio,2019)
Che cos’è l“EMDR”?
E’ un percorso psicoterapeutico che accompagna la persona verso un nuovo equilibrio dopo una o più esperienze traumatiche. E’ un percorso complesso, unico e ogni volta sorprendente anche per chi lavora da tanti anni nell’ambito della Psicotraumatologia.
L’introduzione, la verifica dell’efficacia scientifica da parte delle più accreditate Associazioni internazionali (Organizzazione Mondiale della Sanità, American Psychological Association, National Institute of Clinical Excellence, ecc.) e la diffusione sempre più capillare dell’Eye Movement Desensitization and Reprocessing come Terapia d’elezione nella cura del Trauma, ha permesso una veloce e duratura guarigione a migliaia di persone vittime di eventi traumatici.
Come si svolge una terapia EMDR?
L’EMDR è un approccio psicoterapeutico che si focalizza sugli eventi dolorosi e/o traumatici della vita di una persona che hanno lasciato una traccia importante nel cervello, nel corpo e nel cuore tale da non permettere all’individuo di stare bene nel presente.
Le neuroscienze negli ultimi decenni ci hanno mostrato in larga parte cosa succede nel cervello delle persone vittime di traumi. Le sofferenze emotive sono infatti anche segni biologici quantificabili e visibili. Semplificando molto possiamo dire che quando pensiamo a un evento della nostra vita che ancora ci ferisce o a situazioni attuali fonti di disturbo, e’ l’emisfero destro che si “accende” e la nostra sofferenza con lui.
Inizialmente l’EMDR fu utilizzato e valutato nella sua efficacia con i cosiddetti traumi con la “T” maiuscola e negli anni ’90 tra i primi beneficiari della terapia vi furono i reduci del Vietnam. Il passaggio successivo, intuitivo e immediato, si dispiegò a partire da una semplice riflessione, conseguente alla constatazione della straordinaria efficacia della terapia: se funziona così bene con i Traumi con la T maiuscola sarebbe stato di grande aiuto anche con tutti quei traumi con la t minuscola.
Questa metodologia utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra, per ristabilire l’equilibrio eccitatorio/inibitorio, provocando così una migliore comunicazione tra gli emisferi cerebrali. Si basa su un processo neurofisiologico naturale, legato all’elaborazione accelerata dell’informazione. L’EMDR vede la patologia come informazione immagazzinata in modo non funzionale e si basa sull’ipotesi che c’è una componente fisiologica in ogni disturbo o disagio psicologico. Quando avviene un evento “traumatico” viene disturbato l’equilibrio eccitatorio/inibitorio necessario per l’elaborazione dell’informazione.
Chi potrebbe beneficiare di una terapia con EMDR?
Tutte le persone con dei nodi irrisolti nel proprio passato, che non riescono a vivere pienamente e in maniera soddisfacente la propria vita attuale, possono trarre molti benefici da una terapia EMDR, così come le persone che stanno attraversando un periodo faticoso e stressante o traumatico nel presente.
Di seguito alcuni esempi in cui l’EMDR è utilizzato con successo nel mio lavoro così come nel resto della comunità scientifica internazionale:
- Abusi fisici e sessuali, incidenti stradali gravi, catastrofi naturali (terremoti, incendi, etc.), fatti delittuosi (es. violenze domestiche, rapine, tentati omicidi, etc.), gravi incidenti sul luogo di lavoro, traumi da guerra, etc.
- Malattie gravi: diagnosi oncologiche, malattie degenerative, ictus, infarti, malattie autoimmuni, etc.
- Attacchi di panico e disturbi d’ansia.
- Depressione e lutti complicati
- Mobbing, stalking, bullismo
- Dipendenze
- Momenti critici di vita: separazioni, tradimenti, divorzio, licenziamento, adozioni, fecondazione assistita, etc.
- Ansia sociale, paura di parlare in pubblico, fobie specifiche.
A che età è possibile iniziare un percorso con EMDR?
L’EMDR è una terapia adatta per adulti, adolescenti e bambini. Nell’età evolutiva si utilizzano le modalità di lavoro adatte all’età e al livello di sviluppo del bambino. I bambini sono particolarmente resilienti e l’EMDR lavora in modo molto profondo e veloce poiché le potenzialità dei bambini di auto guarigione sono molto più integre di quelle di adulti con storie di vita lunghe e complesse. La psicoterapia EMDR con i bambini spesso prevede una presa in carico della sofferenza della famiglia intera attraverso colloqui mirati al supporto della genitorialità.